Nella valle di Haukadalur nell’Islanda sud occidentale sono presenti molti geyser, di cui il più famoso è quello di Geysir, che essendo il più antico geyser storicamente conosciuto ha dato il nome a tutti i fenomeni di questa categoria: Geysir deriva dal verbo islandese gjósa che significa “eruttare”, “emettere a fiotti”.
In questa pagina riporto consigli e informazioni utili per la visita.
i 2 geyser di Geysir
A Geysir in particolare sono due i geyser più conosciuti e visitati: il grande Geysir e il più piccolo Strokkur.
Le testimonianze più antiche sui geyser dell’area geotermica di Haukadalur risalgono al 1294, ma si suppone che il Geysir sia attivo da circa 10.000 anni, ma in modo estremamente discontinuo e con acqua sparata ad altezze estremamente variabili: nel 1845 pare che il getto abbia raggiunto i 170 metri di altezza, quando fu studiato l’anno dopo dal chimico tedesco Robert Bunsen invece il getto era già calato a 45-50 metri; nel 1910 il Geysir era attivo ogni mezzora, nel 1915 ogni 6 ore, ma l’anno seguente le eruzioni cessarono del tutto.
L’attività del Geysir si è interrotta più volte nel corso degli anni, a causa dell’ostruzione del canale da cui proviene l’acqua calda. Poi è stato sempre riattivato da una delle frequenti scosse telluriche.
Il che porta alla domanda di chi sta pianificando il viaggio:
ogni quanto erutta Geysir oggi?
Al momento il grande Geysir è attivo, ma le sue eruzioni sono irregolari, poco frequenti, e comunque non prevedibili. Quindi non ti aspettare di arrivare sul posto ed essere gratificato da un getto del geyser principale.
Però il fratello minore Strokkur erutta regolarmente ogni 5-10 minuti e con getti abbastanza consistenti di alcune decine di metri. E ti assicuro vale la visita.
Questo è un video del “piccolo” geyser Strokkur:
Nonostante sia breve il video rende bene la sensazione dell’attesa e che un qualcosa stia per accadere, e poi quel qualcosa accade all’improvviso e dura solo un attimo. Ma quell’attimo fuggente vale parecchio, perché è un qualcosa di particolare diverso dal solito. Morale della favola: quando sarai lì fai sicuramente un video da riportare a casa come ricordo, poi però metti via l’attrezzatura e goditi lo spettacolo naturale solo guardandolo, cercando di liberare la mente e godendo l’esperienza di essere lì in quel momento.
cos’è un geyser e “come funziona”
Il getto di un geyser è il risultato dell’esplosione di una sacca di acqua riscaldata dall’energia geotermica: quando una sacca d’acqua rimane intrappolata nelle fenditure del terreno l’acqua in superficie si raffredda, mentre quella sottostante viene progressivamente riscaldata fino a raggiungere o superare il punto di ebollizione (che per l’acqua è di 100°C) e la cui tendenza a fuggire verso l’alto è bilanciata dalla pressione della colonna di acqua sovrastante, fino a che il rimescolamento di acqua calda e fredda o qualche minima perturbazione di questo equilibrio precario porta alla “esplosione” del getto d’acqua verso l’alto.
Tutti i geyser sono sostanzialmente costituiti da una pozza d’acqua a forma di grande bacinella scavata nella roccia, al cui centro si apre un condotto verticale verso il basso, che collega la pozza alla sorgente geotermale calda in profondità. In particolare la pozza di Geysir ha la forma di una grande scodella di 15 metri di diametro e circa 2 metri di profondità, e il condotto verso la profondità della terra è di alcune decine di metri (oltre i 23 metri di profondità non si è riuscito a misurare).
Questo condotto periodicamente viene chiuso dalla silice (il diossido di Silicio, una pura polvere cristallina bianca che impartisce all’acqua una lieve acidità) che si accumula nel tempo fino a bloccare il fenomeno dell’eruzione dell’acqua calda. Poi i frequenti terremoti scuotono e librano nuovamente il condotto e il ciclo ricomincia.
Curiosità linguistiche: nello scrivere questo articolo mi sono chiesto “ma è corretto usare il termine eruzione per indicare il getto di un geyser?”. Si, è corretto: in geologia il termine “eruzione” si riferisce a qualsiasi evento in cui materiali o fluidi vengono espulsi dalla Terra attraverso l’apertura di un cratere, un vulcano o una sorgente termale come un geyser.
informazioni utili per la visita
L’accesso a Geysir è gratuito, almeno per ora: gli islandesi cominciano ad essere insofferenti alle orde di turisti e in parlamento hanno cominciato a discutere di imporre una tassa d’ingresso alle attrazioni più visitate che al momento sono gratuite. Idea che comunque deve essere ben implementata: tasseranno allora anche gli islandesi tutte le volte che vogliono andare a godersi la loro cascata preferita vicino casa o a visitare il loro antico parlamento all’aperto a Thingvellir?
Questo video aereo mostra bene la zona dall’alto:
Interessante anche questo video che mostra l’area completamente deserta (per la mancanza di turisti bloccati dalle restrizioni covid ai viaggi) e un islandese ci racconta meglio della zona.
Il vicino complesso turistico ha anche annesso il museo multimediale Geysisstofa con una mostra audiovisiva su geyser e vulcani, onestamente poco interessante: meglio farsi un giro ai geyser e basta. Se è una bella giornata e hai tempo puoi proseguire con una passeggiata verso Haukadalur.
come arrivare – mappa
Geysir è la seconda attrazione del Circolo d’Oro: si trova a circa 105 km da Reykjavik, più o meno un’ora e mezzo di guida, ma bisogna contare che a metà strada c’è il parco nazionale di Thingvellir dove vale la pena fermarsi.
Questa è la posizione di Geysir sulla mappa:
Nel navigatore basta cercare “Geysir”.
Per i luoghi di interesse nei dintorni vai alla sezione sull’Islanda sud occidentale.
Per altri consigli utili su come organizzare il viaggio ti rimando alla mia guida di viaggio in Islanda:
In particolare ti consiglio di leggere con attenzione:
- la mia guida al noleggio auto in Islanda (importante!)
- i consigli sulla scelta dell’assicurazione di viaggio
- i consigli per scegliere e prenotare l’hotel in Islanda
Photocredit immagine di copertina: sharonang