La città di Sofia è la capitale della attuale Bulgaria dal 1879, dopo la liberazione russa dal dominio ottomano nel 1878. Ma la città ha origini antiche, si dice sia la terza capitale europea più antica (dopo Roma e Parigi) e soprattutto ha cambiato più volte nome nel corso dei secoli.
La storia di questa evoluzione etimologica è molto interessante, e si sviluppa nel tempo seguendo queste fasi:
1) Serdica, il nome originario
La città in origine si chiamava Serdica, o Serdika o Sardica (in greco Σερδική oppure Σαρδική) e venne fondata nel VII sec a.C. dalla tribù celtica dei Serdi che abitò la Tracia, regione oggi corrispondente alla Bulgaria sud-orientale, Grecia nord-orientale e alla Turchia europea. Nel corso dei secoli vennero poi assorbiti dai Traci, anche se mantennero a lungo la loro cultura di stampo celtico.
Per un breve periodo durante il IV sec a.C. la città venne conquistata da Filippo II di Macedonia, passando poi alla sua morte sotto il governo di suo figlio Alessandro Magno.
2) Ulpia Serdica, il nome romano
Nel I sec a.C. la città venne conquistata dai romani e rinominata Ulpia Serdica, diventando poi il centro amministrativo della regione e conoscendo un fiorente periodo di espansione.
La provincia romana della Dacia fu istituita nel 106 d.C. (da non confondere con la provincia romana della Tracia istituita dall’imperatore Claudio nel 46 d.C., vedere mappa delle provincie romane) e poco dopo smembrata in due parti, di cui una fu amministrata proprio da Ulpia Serdica.
Dell’antica città romana sono/saranno visibili i resti nelle aree museali connesse alle nuove fermate della metropolitana (sono state infatti ri-scoperte durante i lavori di scavo). Di particolare interesse è anche l’anfiteatro romano di Serdica, attualmente inglobato nell’hotel Arena di Serdica.
Nell’anno 343 d.C. papa Giulio I indisse il Concilio di Sardica, che si tenne in una chiesa sui cui resti sorge oggi la chiesa di Santa Sofia (edificata nel VI sec d.C.), da cui poi la città prenderà il nome.
3) Triaditsa, il nome bizantino
Nel 447 la città venne conquistata e distrutta dagli Unni durante le campagne balcaniche di Attila. Venne ricostruita dall’imperatore bizantino Giustiniano I e rinominata Triaditsa. Rimase sotto il dominio bizantino fino all’anno 809.
4) Sredets, il nome slavo
Nel 809 d.C. la città divenne parte del primo impero bulgaro (di cui non era però la capitale) e rinominata Sredets. Nel corso del tempo accrebbe la sua importanza e divenne centro di commerci e manifatture.
Il nome slavo “sredets” significa “nel mezzo”, ad indicare che la città era in posizione centrale rispetto alla regione di cui era capoluogo. Per verificare il significato di questo nome puoi andare su Google translator , digitare “sredet” , chiedere di tradurlo da bulgaro a italiano, accettare il suggerimento di traslitterazione in cirillico “Forse cercavi: Средец”, cancellare l’ultimo carattere cirillico ц e premere il pulsante “traduci”: otterrai come traduzione “medio”.
5) Sofia, il nome attuale
La città slava Sredets nel 1376 venne rinominata Sofia, dalla chiesa di Santa Sofia dove si tenne il concilio nel 343 d.C.
Un aspetto importante da sottolineare, perché fonte di molti equivoci, è il fatto che la chiesa di Santa Sofia nella capitale bulgara, come l’omonima chiesa ad Istanbul (anche conosciute come Hagia Sophia) NON sono dedicate alla santa cristiana S.Sofia martire romana del II sec, ma alla “divina saggezza” di Dio.
Quindi la martire cristiana non ha nulla a che vedere con la capitale bulgara.
Cosa che però non preoccupò gli attenti amministratori della città il decennio scorso, quando hanno deciso di costruire sul luogo dove sorgeva la vecchia statua di Lenin (e se guardi bene i palazzi sullo sfondo vedrai ancora un tondo di marmo con pugno e martello) una nuova magnificente statua dedicata alla Santa Sofia martire cristiana nell’intento di celebrare le nobili origini della città.
Furono prontamente avvisati da tutta la comunità intellettuale locale dell’imbarazzante errore, ma inspiegabilmente non vollero assolutamente sentire ragioni e andarono avanti col loro progetto, fino a realizzare questo “capolavoro”:
Realizzata dallo scultore bulgaro Georgi Chapkanov e dall’architetto Stanislav Kostantinov, è stata innalzata su una colonna di 24 metri dall’altro lato della chiesa Sveta Nedelya, praticamente di fronte allo Sheraton.
La statua abbonda di simboli … quasi tutti sbagliati!!! La corona turrita fa parte dell’iconografia classica, ma il gufo e la corona di alloro sulle braccia sono invece simboli pagani, cioè esattamente ciò che la santa martire e le figlie si rifiutarono di adottare non rinunciando alla loro fede cristiana, atto che pagarono con la vita.
Io aggiungerei anche che ricorda molto più una ballerina dei locali night club piuttosto che una santa cristiana, ma a questo punto è un dettaglio minore se comparato con l’incredibile errore di aver dedicato il simbolo della città alla persona sbagliata!
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e su questo aspetto importante che tutti dimenticano.
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