La cattedrale ortodossa di Sofia, costruita in stile neo-bizantino tra il 1882 e il 1912 e intitolata ad Alexander Nevskij (Aleksandr Yaroslavich Nevskij, o Alessandro Nevsky, in russo Александр Ярославич Невский), è l’edificio più riconoscibile della città, una delle icone di Sofia presente in tutte le visite guidate alla scoperta della capitale bulgara (come ad esempio il tour gratuito di Sofia).
La cattedrale è sicuramente interessante, ma a mio avviso non suscita particolare interesse nei turisti italiani per due motivi: dalle guide non viene raccontata bene la storia del santo a cui è dedicata, e noi italiani generalmente capiamo poco della simbologia religiosa ortodossa.
Vediamo dunque di conoscere meglio questa cattedrale:
costruzione e cambio di dedica
Come detto nell’introduzione, i lavori di costruzione della cattedrale di Sofia iniziarono nel 1882 e furono terminati nel 1912, quindi questa è una chiesa molto “giovane” se comparata alle chiese e cattedrali a cui noi siamo abituati in Italia. Non che a Sofia non ci siano chiese molto più antiche: vedere ad esempio la chiesa di Bojana. Ma non sono i secoli che creano l’interesse per una chiesa.
La sua relativa “giovinezza” è dovuta al fatto che la Bulgaria come la conosciamo oggi nasce sostanzialmente nel 1878 come risultato della vittoria dell’Impero Russo e degli alleati balcanici contro l’Impero Ottomano nella Guerra Russo-Turca del 1877-1878. L’idea di erigere un tempio commemorativo in onore della liberazione della Bulgaria e dedicarlo al santo russo Alexander Nevskij (vedi paragrafo seguente) fu avanzata il 13 aprile 1879 in una riunione della Prima Assemblea popolare costituente a Veliko Tarnovo. Il 19 febbraio 1882 venne effettuata la posa della prima pietra nel punto più alto del centro di Sofia. Poi i lavori subirono rallentamenti e ripresero efficacemente solo nel 1904 perché nel frattempo il governo bulgaro ritornò sulla questione della costruzione e il capo architetto morì. La costruzione venne ultimata nel 1912.
Interessante il fatto che il 2 marzo 1916 l’Assemblea Nazionale della Bulgaria decise di rinominare la cattedrale in onore dei Santi Cirillo e Metodio, questo a seguito dell’entrata della Bulgaria nella prima guerra mondiale nell’ottobre 1915 a fianco degli Imperi Centrali (quindi contro la Russia, e Nevskij era un eroe nazionale russo). Questa decisione fu definita “il grande peccato della Bulgaria” dal Santo Sinodo russo (l’organo di governo della Chiesa Ortodossa Russa).
Solo nel 1924 venne restituita alla memoria di Alexander Nevskij (o Nevsky), eroe simbolo conosciutissimo nell’est Europa, ma poco noto a noi italiani.
Alexander Nevskij
Alexander Nevskij fu knjaz (principe) di Novgorod (una città vicino San Pietroburgo) e una figura di straordinaria importanza nella storia medievale dell’Europa orientale. La sua più celebre impresa fu la Battaglia del Lago Ghiacciato, avvenuta nel 1242, in cui le sue forze riuscirono a respingere l’invasione dei Cavalieri Teutonici. La vittoria di Nevskij non solo preservò l’indipendenza russa, ma ebbe anche un significato più ampio nella lotta per l’autonomia e l’identità nazionale, tanto che Nevskij divenne un simbolo dell’unità e della resistenza russa contro le forze straniere.
Questo video lo presenta bene, e racconta la battaglia del lago ghiacciato:
Per capire meglio il periodo storico, come e perché si arrivò a questa famosa battaglia, e soprattutto per conoscere meglio i protagonisti dei due opposti schieramenti, ti consiglio vivamente di leggere il romanzo storico La battaglia sul lago ghiacciato di Guido Cervo (autore famoso per la serie di romanzi Il legato romano). A me è piaciuto molto: i romanzi di Guido Cervo sono sempre storicamente accurati, e questo mi ha aiutato molto a capire meglio queste vicende storiche di cui praticamente non sapevo niente, e soprattutto mi ha fatto apprezzare la figura del giovane principe Nevskij, che la mia guida a Sofia aveva presentato malissimo.
il santo eroe difensore della fede
Noi italiani siamo abituati a chiese e cattedrali dedicate a santi che in vita furono pii uomini o martiri testimoni della fede cristiana, quindi possiamo trovare strano veder dedicata una cattedrale ad un principe guerriero, ma dobbiamo capire che per i russi Nevskij incarna l’immagine del sovrano coraggioso e devoto, disposto a combattere per proteggere la sua gente e la sua religione.
L’equivalente più simile che mi viene in mente nel mondo cattolico è San Luigi dei Francesi, al secolo re Luigi IX di Francia, re crociato profondamente devoto ai valori del cristianesimo, e considerato in Europa nei secoli successivi come l’ideale re cristiano difensore della fede.
La sostanziale differenza tra Luigi e Nevskij fu il fatto che Luigi nacque già re in una monarchia fortemente consolidata (fu il 44esimo re di Francia), mentre Nevskij si trovò a combattere in una situazione molto più difficile, e dopo la sua iniziale vittoria sugli Svedesi venne addirittura esiliato dai governanti che ne temevano il potere: la sua figura e la sua storia sono decisamente più avvincenti.
Ripeto: leggiti il romanzo di Cervo, ne vale la pena.
Ovviamente, vista l’importanza del santo, oltre a quella di Sofia ad Alexander Nevskij sono dedicate numerose altre cattedrali in tutto il mondo, tra cui possiamo citare quelle di: Tallinn (Estonia), Baku (Azerbaigian), Tbilisi (Georgia), Jalta (Crimea), Kobryn (Bielorussia), Nižnij Novgorod e Petrozavodsk e moltissime altre in Russia.
Per un elenco più esaustivo vedi questa pagina (in russo).
E soprattutto il Lavra di San Pietroburgo (uno dei 4 monasteri più importanti per la fede ortodossa), che si trova alla fine della famosissima Prospettiva Nevskij di San Pietroburgo.
l’esterno della cattedrale
Tornando alla cattedrale: le cupole principali all’esterno sono rivestite da una lamina d’oro, che nelle belle giornate di sole riluce creando un effetto particolare, decisamente insolito per noi italiani abituati a cupole di marmo. E anche lo stile architettonico risulta diverso a quello delle nostre cattedrali: lo stile neo-bizantino prende ispirazione dall’arte e dall’architettura dell’Impero Bizantino. I diversi stili per glorificare lo stesso Dio riflettono interessanti differenze culturali tra i popoli.
Questo video mostra bene l’esterno della cattedrale:
Sempre sull’aspetto esterno è interessante il fatto che in Bulgaria esistono diverse “copie in scala ridotta” della Cattedrale Alexander Nevskij di Sofia, ad esempio quelle delle città di: Valchedrym, Sandanski, Dolna-Metropolia, Kyustendil, Kaspichan, Breznik.
l’interno
Di contro ai colori chiari e riflessi dorati dell’esterno l’interno è molto buio, o almeno lo era molto quando io ho visitato la chiesa, tanto che non sono riuscito ad apprezzarla quasi per niente.
E invece con la giusta luce soprattutto l’interno è affascinante:
photocredit: Jorge Láscar
Come in tutte le chiese ortodosse il fulcro centrale è la parete dell’iconostasi: divisone fisica tra lo spazio sacro del presbiterio e il resto della chiesa, e supporto per le icone sacre oggetto di venerazione.
photocredit: Dennis Jarvis
Essendo io stato formato in una cultura cattolica non sono in grado di raccontare compiutamente la simbologia cristiano ortodossa, ma con il passare degli anni mi interessa sempre più cercare di capire, o almeno intuire, come nel corso dei secoli e nelle diverse culture i diversi popoli hanno realizzato in modo differente il desiderio umano di realizzare la pienezza dell’essere attraverso il sacro.
Prossimamente mi prometto di pubblicare qualche articolo di approfondimento su come visitare e capire una chiesa ortodossa. Se anche tu sei interessato all’argomento iscriviti alla newsletter, e se sai indicare qualche saggio rivelatore in tal senso ti prego di segnalarlo nei commenti.
il museo delle icone
Nella cripta della cattedrale è stato allestito un museo che accoglie una vastissima collezione di icone russe: si dichiara sia la più grande collezione di icone ortodosse in Europa.
Biglietto di ingresso 6 leva (3€).
Se invece sei interessato a comprare qualche riproduzione di queste icone ti consiglio di fare un salto al mercatino allestito all’aperto nei giardini di fronte alla chiesa (uscendo, spalle alla chiesa, lo trovi alla tua sinistra). Non sono un esperto e mi potrei clamorosamente sbagliare, ma non mi sono sembrate riproduzioni di grande qualità, anche se fanno un bell’effetto, quindi ti consiglio di trattare sul prezzo. Allo stesso mercatino trovi anche militaria sovietica, vecchie macchine fotografiche, orologi (patacche), alcuni quadri orribili e cianfrusaglie assortite.
E’ comunque un buon indirizzo per comprare qualche souvenir, sicuramente meglio che gli anonimi negozi dell’aeroporto.
curiosità
Particolarmente interessante la storia di uno dei tanti mendicanti che stazionano davanti la chiesa: si dice che alcuni anni fa la chiesa ricevette una donazione di circa 80.000€ (che in Bulgaria sono un vero e proprio capitale) da uno sconosciuto. La cosa ovviamente suscitò la curiosità di tutti e dopo qualche ricerca si venne a sapere che l’uomo misterioso era uno dei mendicanti del posto. In molti provarono ad indagare più a fondo sull’intrigante questione, soprattutto per cercare di capire come fosse stato in grado di racimolare quel patrimonio, ma non ci fu verso di saperne di più: l’uomo misterioso non volle dire nulla. Disse però che aveva un oscuro passato da farsi perdonare…
dove si trova
Come detto prima la cattedrale si trova sul punto più alto di Sofia:
Per altri consigli e informazioni utili su come organizzare il viaggio a Sofia:
Possibili tour e visite guidate:
Per consigli e informazioni utili su come organizzare il viaggio in Bulgaria:
In particolare vedi i miei consigli per prenotare gli hotel
e su questo aspetto importante che tutti dimenticano.
Photocredit immagine di copertina: smarkov2